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PALAZZO SGARIGLIA, ASCOLI PICENO

Cenni Storici
Palazzo Sgariglia sorge nel centro di Ascoli Piceno, in corso Mazzini ed è proprietà della nobile famiglia Sgariglia fin dal Quattrocento.
Secoli di interventi hanno reso il palazzo così come si presenta oggi, con caratteri rinascimentali arricchiti da elementi barocchi. Nel 1809 il Palazzo fu ampliato grazie all’annessione di due vicoli, integrando gli edifici precedenti in un complesso unitario. Il palazzo fu donato nel 1908 dall’ultimo erede della famiglia Sgariglia al comune di Ascoli Piceno con la speranza che tornasse in vita attraverso un programma a carattere sociale, ma nel tempo è lentamente decaduto presentandosi oggi come un edificio fatiscente. Dopo una fallita ristrutturazione nel 1974, finalmente il desiderio dell’ultimo erede si compie, grazie all’intervento di recupero targato Fondo HS Italia Centrale con la collaborazione del Comune di Ascoli Piceno.

Descrizione del Progetto
I lavori di recupero del Palazzo sono stati caratterizzati da una eccezionale celerità della fase esecutiva: i lavori iniziati a fine estate 2013 sono in fase di ultimazione e la riconsegna e prevista nel mese di maggio 2015; il risultato è di particolare rilievo se si tiene conto della complessità dell’intervento e dell’importo di progetto pari a quasi 9 mln di euro. L’intervento di restauro e stato integrale: si e partiti dal consolidamento e dal recupero strutturale, particolarmente complesso per la presenza di diversi carpi di fabbrica e di elementi strutturali sovrappostisi nel corso dei secoli a causa dei vari interventi edilizi effettuati A tale intervento, volto al conseguimento del migliora­ mento sismico del Palazzo, ha fatto seguito l’esecuzione di tutte le ulteriori opere compresi gli impianti, le finiture e i restauri degli apparati decorativi di pregio quali affreschi (i più antichi risalenti al XIV0 Secolo), cassettonati lignei decorati e dipinti, apparati decorativi lapidei e simili. Il Palazzo è sottoposto a vincolo della Soprintendenza per i Beni Architettonici delle Marche pertanto tutte le opere sono state eseguite sotto la supervisione e previa approvazione della stessa.